Stanno un pò cambiando le mie abitudini sonno/veglia. I recenti fastidi fisici mi fanno essere molto stanca la sera, a vantaggio di un risveglio più agile al mattino… Diciamo che l’ospedale ha dato una sistemata all’insonnia cronica e allora ci si prende il bello anche dalle situazioni peggiori e si riparte.
Però l’altra sera, dopo che il rumore del giorno si era messo a tacere, alla televisione passavano il film “L’amore fa male” di Mirca Viola. Un nutrito grappolo di brave attrici italiane, attori non da meno, una storia interessante con notevoli spunti di riflessione, nonostante il rischio di scivolare nei luoghi comuni delle relazioni affettive tra le persone, una recitazione non sempre armonica ma ‘sufficientemente sopportabile’.
Mi è piaciuto.
E mi è rimasta impressa la fine, il monologo finale soprattutto.
Che chiude in questo modo:
“Forse la vita è fatta così.
Se non ti accanisci in un sogno che ti ferma e se non permetti a tutti i sogni di spegnersi, lei ti spinge.
Come una corrente.
Anche quando credi di essere fermo.“
E’ una grande verità secondo me, che si collega strettamente al concetto del lasciare che le cose accadano e che noi stessi, come persone, si accada, si evolva senza resistenze.
Ha a che vedere con il lasciarsi attraversare dalla vita, condirla dei sogni di bambini, non legarla a fantasie irrealizzabili, lasciare che fluisca, respirarsela tutta, accettarla così come è, bella anche quando non sembra che lo sia.
Anche quando, appunto, ci sembra di esser fermi. O di esser in qualche modo fermati da quello che accade.
Come diceva Eraclito, “panta rhei” tutto scorre. Anche noi.
E, anche se non ce ne rendiamo conto, si va, nel nostro sempiterno immobile viaggio, lento quanto basta a farci accorgere ogni tanto che son passati gli anni incastrati nei giorni, che son passati i sogni incastrati in lacrime o sorrisi, ma che ci siamo sempre, sporcati nel mondo, con gli occhi accesi, le narici aperte e la voglia di vedere cosa ci sarà, domani.
Mi capita molto spesso di leggere qualcosa che scrivi e la sensazione che ho sempre è ,che ogni volta che leggo qualcosa di tuo resta qualcosa. Apri parentesi nella mia parte più incoscia che mi da la possibilità di accedere a zone che avevo rimosso. È una parte molto definita dei tuoi articoli che ritengo iniziano a diventare terapeutici. Leggo qualcosa di tuo e apro lo scrigno delle impressioni .
Che dire… sono onorata. Grazie infinite.
Per me quello che hai scritto è un gran complimento. Scrivo per me, fondamentalmente, per conservare ricordi che la mia mente fatica a catturare. Ma se nel farlo creo spunti di riflessione per qualcuno, la cosa non può che farmi piacere. Grazie!
Diciamo che qualsiasi persona che ama scrivere fondamentalmente scrive per se stesso…per decodificare tutte le immagini e le emozioni … Non tutti però riescono a emozionare o catturare le masse … Nel tuo modo di scrivere esiste qualcosa che scava e va oltre. I concetti e le espressioni sono sobrie ma trattano con grande autenticità argomenti ( che ogni tanto lasci intraverdere ) forti. Esistono bellissime cose scritte che leggi e apprezzi…queklo lo fanno in tanti…esistono cose scritte che oltre ad apprezzare…aprono la mente e si lasciano seguire… Tu hai un dono..
Non basta più un grazie. O forse sì, ma solo se detto col cuore… Grazie.
Hai ragione, bellissime e vere parole
Grazie per aver nominato quel film, ogni tanto provo nostalgia delle nuove uscite italiane, delle quali non sono informata e mi perdo nella rete senza cavare un ragno dal buco.
Lo guarderò.