“Potremmo prenderci una pausa dal libero arbitrio per favore, Signore?
Cinque minuti, giusto il tempo di un caffè.
Perché sai, bella la storia della libertà dell’individuo di poter scegliere, ma è faticosa. È faticoso essere costretti a prendere sempre decisioni. Quando poi si tratta di decisioni che hanno a che fare con le direzioni in cui arrivi al punto di dover mandare la tua vita, quando sei consapevole che cambieranno qualcosa, per forza, in un modo o quell’altro quelle tue decisioni, hai pure un po’ paura di quello che potresti incontrare… Ecco, in quei casi lì… Lo sai cosa intendo vero? Roba del tipo della decisione che hai dovuto prendere quando hai scelto di mandare a morte tuo figlio…non puoi non averci pensato bene… Ecco, dicevo, quando devi prendere quelle decisioni lì, la situazione si fa veramente faticosa.
Puoi decidere tu per me stavolta?
Solo per 5 minuti, giusto il tempo di un caffè, posso fare una pausa dal libero arbitrio?
Poi mi riprendo addosso tutto il peso della mia vita.
Solo stavolta, scegli tu, Signore. Ti prego.
Sono stanca.”
quel dialogo senza interlocutore nel quale non è contemplata la pausa, una qualsivoglia risposta….parole…parole…parole…direbbe sempre il Bardo!
Bellissima ed emozionante preghiera!
Ne farò uso.
Ti ringrazio tanto.
Ti abbraccio.
Che Dio ti benedica.
Addirittura! Che dire… Grazie!
Solo un appunto… Dio non c’entra niente… Ognuno di noi si benedice da solo. Ti correggo, se posso permettermi.
La frase finale deve essere: “Che IO MI benedica”, “Che TU TI benedica”!
E’ questo il miglior augurio possibile.
Ti abbraccio anch’io.
Mi trovi in disaccordo.
La benedizione viene da Lui.
Noi possiamo rendergli onore, benedicendoci, poi, a vicenda.
Ricambio l’abbraccio
Io non credo nel libero arbitrio, ma non per questo mi sento più libera, anzi!