Mi hai detto che stare con me è come consumare un buon pasto, in cui le pietanze di cui ci si nutre hanno un ottimo aspetto e un sapore sopraffino.

Ma quello che lo rende veramente prezioso è la rara unicità del commensale.

E mi hai detto che sono io la tua commensale, in questo tratto di vita in salita che ci vede seduti vicini a consumare il prelibato pasto l’uno dell’altra.

Come fosse sempre una giornata di festa per l’anima di cui si nutre la vita vera.

Servirò a te allora le pietanze più curate e la più elegante della gioviale convivialità, semplice e preziosa come acqua fresca per la sete.

Perché tu possa tornar ogni volta affamato alla tavola di me, imbandita dei nostri sorrisi più belli.

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