(immagine dal web)

I bambini credono a tutte le parole che escono dalla bocca degli adulti.

E allora quasi ogni cosa diventa una promessa di cui si ricordano e dalla quale vengono in qualche modo feriti nel caso venga disattesa.

Sappiate che esistono anche adulti per i quali vale lo stesso discorso.

Chiamateli ingenui, chiamateli creduloni, chiamateli puri di cuore, chiamateli come volete.

Ma esistono persone per le quali le parole sono importanti perché loro attribuiscono ad esse il valore di verità assoluta, fino a prova contraria, di una promessa, appunto. Proprio come i bambini.

E come i bambini ne rimangono feriti se quelle parole vengono disattese.

Sono le persone che continuano a dare fiducia incondizionata agli altri, una fiducia che rimane tale e inviolabile fino a quando i fatti non dimostrano che l’altro non attribuiva a quelle parole la medesima importanza di chi le aveva accolte e custodite come tesoro, come germoglio di speranza, come promesse.

Quando l’incantesimo della fiducia e la verità delle parole viene meno, allora quelle ingenue persone dall’animo semplice come bimbi si chiudono a riccio a proteggere la ferita che la promessa disattesa ha aperto nella loro anima.

E non c’è più niente da fare.

Non si recupera più.

Usate con cautela le parole con chi conserva l’animo nobile dei bimbi.

E soprattutto non declinate verbi al futuro se non siete certi di tener fede alle promesse sottese ad essi.

Le parole sono importanti, le promesse ancora di più.

Perché, come diceva Charlie, alias Bud Spencer nel film “Chi trova un amico, trova un tesoro”: “non c’è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo”.

Non fate in modo che un buono lo diventi.

Dalla cattiveria non nasce niente. Dalla bontà sgorga l’amore.

Fate attenzione, abbiate cura delle parole. Non usatele a caso.

E soprattutto, non fate promesse. I bambini le ricordano. Alcuni adulti anche.

6 Replies to “ParolePromesse”

    1. Se ti può consolare, anch’io. E anch’io provo a migliorare…ma sinceramente non ci riesco. Forse perché non voglio granché migliorare. E voglio continuare a credere.

  1. Bellissimo articolo! Vera la frase di Bud Spencer 😉 mi ci sono ritrovata. Faccio parte anch’io di quelli che non si arrabbiano mai, ma quando succede è un’esplosione.
    Faccio anche parte di quelle persone che credono ancora nelle parole, forse perché ammiro le parole stesse, le scrivo, credo nel significato che si dà ad ognuna di esse. Allora succede che io mi chiuda, sì! Ma poi torno alle origini: ricominco a credere alle parole, alle persone… altrimenti come si fa a vivere? Come si vive con il pensiero che molti non parlano col cuore?!

  2. Sono stata sempre una persona aperta agli altri, fiduciosa, espansiva e affettuosa. Da quando vivo in Veneto ho scoperto che invece le persone qui fanno tutto per interesse, per favori, per venire ricambiate. Quindi ho dovuto ridimensionare la mia estroversione e ho capito anche il motivo appunto per cui ci si chiude.

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