Nessuno dovrebbe mai arrogarsi il diritto di giudicare la vita degli altri, di esprimere opinioni che abbiano l’aspetto di sentenza di verità assoluta.

Perché nessuno, e intendo nessuno, potrà mai arrivare a capire cosa vuol dire fare anche solo un passo nelle scarpe dell’altro.

Nessuno potrà mai sapere quanti sassi hanno scalciato via dalla loro strada, quanta erba hanno calpestato, di quanta polvere sono sporche.

Nessuno potrà mai vedere quante lacrime le hanno bagnate confondendosi con la pioggia, quante volte si sono alzate sulla punta a prendersi un bacio e ancora altri cento.

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